ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA GIALLA RISCHIO IDRAULICO
SINTESI METEOROLOGICA
Per il pomeriggio di oggi 23/10 sono attese precipitazioni per lo più deboli su Alpi e Prealpi centro-occidentali, mentre saranno meno interessati i settori orientali con fenomeni sparsi ed occasionali. Precipitazioni deboli anche sull’alta pianura di occidentale.
In serata intensificazione delle precipitazioni su Valchiavenna, Varesotto, Lario e Alta Pianura Occidentale, con progressiva estensione anche ai settori orientali di Alpi e Prealpi. Risulta nel complesso molto bassa la probabilità che si sviluppino temporali, mentre nella fase di intensificazione è molto probabile che le precipitazioni assumano forma di rovescio. Nell’intervallo orario 18-24 di oggi, le cumulate massime potranno raggiungere i 30/50 mm.
Tra la notte ed il pomeriggio di domani 24/10 si attende il transito della fase acuta della perturbazione: nella prima fase saranno ancora i settori Occidentali prevalentemente interessati, mentre la possibilità di rovesci ancora moderati e localmente intensi
sull’alta pianura proseguirà fino a fine alla serata. Meno interessate dalle precipitazioni intense saranno le zone di bassa pianura e Appennino, con precipitazioni più occasionali e ridotte nei quantitativi.
Su Valchiavenna, Valtellina, Varesotto e Lario le cumulate massime potranno arrivare a 120-150 mm nelle 24h; per quanto riguarda invece la Pianura Occidentale, la possibilità che si verifichino accumuli così elevati è piuttosto bassa e limitata ai settori occidentali della zona. Sulle prealpi centrali e sulla fascia pedemontana possibili valori di massimi intorno agli 80-100 mm nelle 24h, mentre altrove dovrebbero attestarsi sui 50 mm.
VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO – INDICAZIONI OPERATIVE
In conseguenza:
• delle precipitazioni registrate nelle scorse ore, con picchi oltre i 150 mm/24h sui settori Nord Occidentali;
• della previsione di precipitazioni intense, con componente convettiva che potrebbe determinare rovesci diffusi;
• della saturazione dei suoli che potrebbe determinare una veloce risposta del reticolo idraulico ai nuovi apporti precipitativi;
• dello zero termico oltre i 3500 metri che determina precipitazioni a carattere di pioggia generalmente a tutte le quote;per la sera di oggi 23/10 e per la giornata di domani 24/10, si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare una fase operativa minima di PRELLARME/ATTENZIONE, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio idrogeologico, generati da precipitazioni estese a scala di zona omogenea, caratterizzati da fenomeni diffusi quali:
• instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio;
• significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, che si deposita più facilmente
in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti,cantieri, etc).
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
• Possibili diffuse insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
Tali fenomeni determinano possibili criticità con effetti diffusi, quali:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e principali;
• danni a beni e servizi.
Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare occasionali fenomeni franosi, anche rapidi, legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli per precipitazioni avvenute nei giorni precedenti. Tali scenari possono avere effetti, generalmente localizzati.
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati di incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua principali, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare criticità. Tali scenari possono avere effetti, generalmente localizzati,
quali:
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati di incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua principali, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare criticità. Tali scenari possono avere effetti,generalmente localizzati, quali:
• inondazione delle aree limitrofe con allagamenti di locali interrati e/o posti al pian terreno;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati dallo scorrimento superficiale delle acque;
• temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc);
• danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde.
I proprietari delle infrastrutture di attraversamento del reticolo idraulico sono tenuti alla periodica verifica della sicurezza del manufatto.
Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.