ALLERTA di PROTEZIONE CIVILE n° 2024.75 del 15/05/2024 ore 13.39 Rischio IDRO-METEO

ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDRAULICO
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO TEMPORALI

SINTESI METEOROLOGICA

Nella seconda parte della giornata di oggi 15/05 sono attese nuove precipitazioni su tutto il territorio regionale, diffuse e persistenti a ridosso dei rilievi prealpini, a carattere più discontinuo sulla pianura, dove però contestualmente aumenterà la probabilità di rovesci e temporali sparsi. In tarda serata generale attenuazione delle precipitazioni eccetto che sui settori prealpini occidentali, dove sarà ancora alta la probabilità di pioggia. Si segnala una maggiore probabilità di temporali forti sulla pianura orientale. In forma isolata, entro le prime ore della prossima notte, si segnala la possibilità di accumuli fino a 50-70 mm/12h
tra le zone Laghi e Prealpi Varesine, Nodo Idraulico di Milano e pianura orientale. Si confermano inoltre nel pomeriggio venti moderati da Est sulla pianura centro-orientale con raffiche massime comprese tra 35-50 km/h, con attenuazione dalla sera.
L’ampia depressione sull’Europa Occidentale continuerà a convogliare venti umidi meridionali su tutto il Nord Italia nel corso della giornata di domani 16/05, apportando nuove precipitazioni. Nel dettaglio, si segnalano probabili precipitazioni tra notte
e mattino su settori delle Prealpi e di alta pianura occidentale, altrove fenomeni assenti o poco probabili. Da metà giornata le precipitazioni saranno nuovamente diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, specie sulla pianura centro-orientale e settori prealpini bresciani/coste del Lago di Garda. Dal pomeriggio e fino alla sera sono previsti temporali, in particolare sulla
pianura centrale, sulla pianura orientale e sulla bassa pianura occidentale dove potranno assumere forma organizzata. Non è da escludere la possibilità di temporali forti sparsi. In generale sulla pianura centro-orientale saranno possibili isolati accumuli fino a 60-80 mm/12h. Attesi venti moderati da Est sulla pianura orientale nel pomeriggio con raffiche massime tra 35-50 km/h.
Il Centro Funzionale rivaluterà nella mattinata di domani 16/05 i nuovi scenari previsionali e i dati registrati sul territorio per l’aggiornamento dei codici di allerta validi a partire dalla seconda metà della giornata.

VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO

In conseguenza:
• delle precipitazioni che hanno interessato il territorio regionale nelle ultime 24 ore, con cumulate diffuse oltre i 100mm sui settori occidentali;
• del contestuale aumento del grado di saturazione dei suoli che potrebbe portare ad una più rapida risposta del territorio in termini di effetti idrogeologici, in particolare sui settori di Nord-Ovest;
• del contestuale aumento dei livelli idrometrici dei principali corsi d’acqua, in particolare sui corsi d’acqua del Nodo Idraulico di Milano;
• delle ulteriori precipitazioni previste per la seconda parte della giornata di oggi 15/05 e per la giornata di domani 16/05;
si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare/mantenere una fase operativa minima di ATTENZIONE/PREALLARME,
cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio idrogeologico, generati da precipitazioni diffuse ed estese a scala di zona omogenea, caratterizzati da fenomeni anche diffusi quali:
• instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio;
• significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto
di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, etc);
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
• possibili diffuse insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
Tali fenomeni determinano possibili criticità con effetti diffusi, quali:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e principali;
• danni a beni e servizi.
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni diffusi di:
• innalzamento significativo dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, con inondazioni delle aree limitrofe e delle zone golenali con interessamento degli argini;
• erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;
Tali fenomeni determinano possibili criticità con effetti diffusi, quali:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e principali;
• danni a beni e servizi.
I proprietari delle infrastrutture di attraversamento del reticolo idraulico sono tenuti alla periodica verifica della sicurezza del manufatto.
Si segnala che, seppur nell’incertezza degli attuali scenari previsionali, non si esclude la possibilità del proseguimento e/o di ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici anche significativi ed impulsivi a causa del carattere convettivo delle precipitazioni, in particolare sui corsi d’acqua del Nodo Idraulico di Milano, sul reticolo secondario (di pianura, collinare e montano) e sul reticolo minore.
• scenari di rischio temporali caratterizzati dalla massima probabilità di fenomeni anche di forte intensità, con possibili associate piogge intense, frequenti fulminazioni, grandinate, raffiche di vento, con effetti, generalmente diffusi e/o persistenti, con un alto pericolo per la sicurezza delle persone e possibile perdita di vite umane nelle aree colpite, in conseguenza di:
• danni a coperture e a strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
• rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;
• innesco di incendi e lesioni da fulminazione;
• problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali;
• danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.
Le piogge intense associate al fenomeno temporalesco possono causare effetti anche diffusi di tipo idrogeologico/idraulico (dissesti idrogeologici e criticità diffuse sul reticolo idraulico e/o sulle reti di drenaggio urbano, con particolare attenzione alle aree metropolitane). Si segnala che, sebbene la probabilità maggiore di fenomeni temporaleschi intensi sia attesa nelle zone omogenee con codice
ARANCIONE/GIALLO per rischio temporali, non si esclude la possibilità di fenomeni temporaleschi locali, anche di forte intensità, sul resto della regione.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.

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