ALLERTA di PROTEZIONE CIVILE n° 2024.51 del 01/04/2024 ore 14.35 Rischio VALANGHE

ALLERTA ARANCIONE

SINTESI METEO

L’afflusso di aria umida ed instabile responsabile delle precipitazioni del fine settimana tenderà progressivamente ad attenuarsi nel corso della giornata odierna. Nel dettaglio di oggi 01/04, avremo ancora instabilità con cielo molto nuvoloso o coperto e schiarite serali a partire dai quadranti occidentali. Precipitazioni in attenuazione nel pomeriggio su Alpi e Prealpi, generalmente deboli, anche a carattere di rovescio. Più asciutto in Appennino. Limite delle nevicate tra 1700 e 2000 metri. Neve fresca prevista oltre i 2000 metri nella seconda parte della giornata di massimo 10 cm. Ventilazione in quota moderata Sud-occidentale, in
rotazione da Nord-Ovest nel pomeriggio. In valle ventilazione debole di direzione variabile sulle Alpi, moderata meridionale in Appennino. Le forti precipitazioni delle ultime 24 h hanno portato 60-80 cm di neve fresca oltre i 2200-2300 metri di quota, innalzando gli spessori totali del manto nevoso anche oltre i 4 m. Scendendo sotto tali quote gli incrementi diminuiscono rapidamente per azzerarsi intorno ai 1800-2000 m dove ha prevalso l’effetto dilavante della pioggia.
In quota la neve, a debole coesione, è fortemente rimaneggiata dal vento, con presenza di estesi lastroni di notevole spessore fragilmente ancorati al manto nevoso basale. Le escursioni sono pertanto fortemente sconsigliate. Sono possibili numerose valanghe spontanee di dimensioni molto grandi e in singoli casi estreme, che possono interferire anche con la viabilità in quota
ed infrastrutture esposte. Scendendo sotto i 2200-2300 il manto nevoso è via via sempre più bagnato, in questi ambiti sono possibili numerosi distacchi di fondo di grandi dimensioni.
In particolare, su Retiche Occidentali, Retiche Centrali, Retiche Orientali, Adamello, Orobie e Prealpi Lariane il manto nevoso è debolmente consolidato sulla maggior parte dei pendii ripidi. Il distacco provocato è possibile già con un debole sovraccarico su molti pendii ripidi a tutte le esposizioni. Diffusa attività valanghiva spontanea di grandi e molto grandi dimensioni

In conseguenza:
• delle abbondanti precipitazioni delle ultime 24 h che hanno portato 60-80 cm di neve fresca oltre i 2200-2300 metri di quota, in particolare sulle Alpi Retiche;
• delle possibili numerose valanghe spontanee di dimensioni molto grandi che possono interferire anche con la viabilità in quota e le infrastrutture esposte;
• dei scaricamenti che hanno coinvolto la zona del livignasco nella giornata odierna 01/04;
• dell’attività eolica prevista in quota; si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare/mantenere una fase operativa di PREALLARME/ALLARME, cioè di attivare
il sistema locale in costante azione di sorveglianza e monitoraggio del territorio e predisporlo alla pronta attivazione di eventuali azioni di contrasto, congruenti a quanto previsto nella Pianificazione di Protezione Civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo, della vulnerabilità del proprio territorio e della propria organizzazione.
In particolare, nello scenario di rischio ad oggi più probabile le valanghe attese potrebbero interessare diffusamente le aree antropizzate, anche in siti non abitualmente esposti al pericolo valanghe. Si tratta per lo più di eventi di magnitudo media o elevata
che potrebbero far registrare danni sia per gli escursionisti in montagna che nei centri abitati e sulle vie di comunicazione. Anche gli scaricamenti poco estesi potrebbero trascinare volumi di neve capaci di provocare criticità significative. I danni possono comportare pericolo per l’incolumità delle persone, il danneggiamento di edifici, l’isolamento temporaneo di aree circoscritte, l’interruzione della viabilità, sospensione dei servizi, limitazioni temporanee di fruibilità in aree sciabili attrezzate come definite dall’art. 2 della legge 24/12/2003 n.363, il danneggiamento di opere e disagi conseguenti ad evacuazioni ed alla chiusura, anche
durevole, di infrastrutture. Danni più rilevanti sono possibili nei contesti più vulnerabili.
Pertanto si suggerisce alle Amministrazioni Locali di:
• intensificare l’attività di monitoraggio e l’attuazione di tutte le misure previste nella Pianificazione di Protezione Civile locale e/o specifica;
• valutare l’eventuale necessità di chiusura o divieto di transito delle strade di competenza ad elevato rischio valanghe;
• informare la popolazione residente e quella transitante del possibile rischio.
Si ricorda che i fini di Protezione Civile, per il territorio montano antropizzato, sono validi i codici di Rischio emessi dal Centro Funzionale di Regione Lombardia e riportati nel presente documento. Ai fini escursionistici, per i territori aperti di alta montagna
fare riferimento alle indicazioni contenute nel Bollettino Neve e Valanghe emesso oggi 01/04 da Arpa Lombardia.
L’emissione di un nuovo documento di allerta per rischio Valanghe è prevista solo in caso di modifica dei codici colore.
Si chiede di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale: 800.061.160 o
via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it

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