ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA GIALLA RISCHIO IDRAULICO
SINTESI METEOROLOGICA
Nel corso del pomeriggio di oggi 20/04 attese precipitazioni da sparse a diffuse su Alpi, Prealpi e Alta Pianura, occasionali altrove. I fenomeni assumeranno anche carattere di rovescio o temporale, quest’ultimi maggiormente probabili su media pianura e bassa pianura, specie centro-orientale, di debole o al più moderata intensità. In serata le precipitazioni coinvolgeranno ancora gran parte dei rilievi alpini e prealpini, mentre sulla pianura tenderanno ad attenuarsi o a cessare sui settori centro-orientali e ad intensificare sulla pianura occidentale. In questa fase saranno probabili rovesci di forte intensità su Prealpi Occidentali, Alto Lario, Valchiavenna, Brianza e Milanese occidentale, con possibilità di locali temporali. Su Verbano saranno possibili accumuli tra 60-100 mm, apporti che potranno cadere anche sui settori occidentali e settentrionali del Nodo Idraulico di Milano e meridionali
di Lario e Prealpi Occidentali. Le precipitazioni più intense sono attese nel corso della serata di oggi fino alle prime ore di domani.Quota delle nevicate su Alpi variabile tra 1400-1600 metri, tra 1500-1800 metri sulle Prealpi; attesi fino a 30-50 cm di neve fresca oltre i 1800 metri su Alpi centro-occidentali. Per la giornata di domani 21/04 permarranno precipitazioni diffuse su Alpi e Prealpi, sparse o isolate sulla pianura, maggiormente probabili sui settori settentrionali. Nel pomeriggio attesa locale instabilità con rovesci e deboli temporali, maggiormente probabili
quest’ultimi su media-bassa pianura e Appennino. Dalla serata precipitazioni in esaurimento.
VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO
In conseguenza dell’ulteriore intensificazione delle piogge previste fino al pomeriggio di domani 21/04, in particolare su Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi Occidentali, Valchiavenna, Orobie Bergamasche e Nodo Idraulico di Milano, si chiede ai sistemi
locali di protezione civile di attivare/mantenere una fase operativa minima di ATTENZIONE, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di emergenza
comunale, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare, si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio idrogeologico, generati da precipitazioni estese a scala di zona omogenea, caratterizzati da fenomeni e criticità diffuse quali:
• instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio;
• significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, locali interrati, etc.).
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle
acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
• Possibili diffuse insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili.
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati di incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua principali, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare criticità. Tali scenari possono avere effetti, generalmente localizzati, quali:
• inondazione delle aree limitrofe con allagamenti di locali interrati e/o posti al pian terreno;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati dallo scorrimento superficiale delle acque;
• temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse(sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc);
• danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde.
I proprietari delle infrastrutture di attraversamento del reticolo idraulico sono tenuti alla periodica verifica della sicurezza del manufatto.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.