ALLERTA ARANCIONE RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA GIALLA RISCHIO IDRAULICO
SINTESI METEOROLOGICA
Dal pomeriggio di oggi 03/11 le piogge tenderanno a divenire diffuse a partire dai settori occidentali, con successiva intensificazione e traslazione verso la restante parte della Regione. In serata le precipitazioni saranno quindi moderate e anche a carattere di rovescio a ridosso delle Prealpi e localmente sull’alta pianura, mentre altrove la fenomenologia si presenterà generalmente debole. Qualche rovescio potrebbe interessare anche l’Appennino.
Entro le ore 06:00 di venerdì 04/11, sono attese mediamente cumulate tra 20-50 mm su Alpi e Prealpi; in particolare sulle Prealpi saranno possibili, localmente ed in forma isolata, cumulate fino a 100-120 mm. Sulla pianura previste cumulate tra 15-40 mm,con possibili punte superiori sui settori settentrionali della pianura occidentale. Quota delle nevicate intorno a 1900-2000 metri.
Nella prima parte della giornata di domani 04/11 le precipitazioni insisteranno su Alpi, Prealpi e settori di pianura centroorientali, con graduale tendenza all’attenuazione, altrove è prevista una generale cessazione delle piogge. Nel pomeriggio residue precipitazioni potranno ancora coinvolgere i settori alpini più orientali. Tra notte e mattino qualche debole temporale potrebbe riguardare i settori di pianura, con maggiore probabilità sulla fascia pedemontana. L’ingresso di aria più fredda provocherà una discesa dello zero termico su Alpi e Prealpi e la quota neve scenderà leggermente attestandosi tra 1500-1700 metri. In totale sono attesi, oltre i 2000 metri, 30-50 cm di neve fresca.
Il vento si conferma in rinforzo su gran parte della Regione, principalmente da Nord sulle Alpi con raffiche massime in quota tra 35/60 km/h, a carattere di foehn anche a quota di fondovalle sui settori occidentali, con raffiche massime fino a 70 km/h. Si segnalano inoltre rinforzi da Nord/Nord-Est lungo le coste del lago di Iseo (mattino) e del Lago di Garda (nel pomeriggio). Sulla Pianura il vento proverrà nella notte da est e dal mattino principalmente da Ovest con raffiche massime intorno ai 50 km/h.
VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO – INDICAZIONI OPERATIVE
In conseguenza delle precipitazioni previste, per la serata di oggi 03/11 e la giornata di domani 04/11, si chiede ai sistemi locali di
protezione civile di attivare una fase operativa minima di ATTENZIONE, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio idrogeologico, generati da precipitazioni estese a scala di zona omogenea, caratterizzati da fenomeni diffusi quali:
• instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;
• frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango e cadute massi in più punti del territorio;
• significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• possibili voragini per fenomeni di erosione;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti,cantieri, etc).
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.
• Possibili diffuse insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese).
• Tali fenomeni determinano possibili criticità con effetti diffusi, quali:
• interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrico;
• danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;
• allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni alle opere di contenimento, regimazione dei corsi d’acqua;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili;
• danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori e principali;
• danni a beni e servizi.
• scenari di rischio idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati di incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua principali, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua principali, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare criticità. Tali scenari possono avere effetti, generalmente localizzati, quali:
• inondazione delle aree limitrofe con allagamenti di locali interrati e/o posti al pian terreno;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati dallo scorrimento superficiale delle acque;
• temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc);
• danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde.
I proprietari delle infrastrutture di attraversamento del reticolo idraulico sono tenuti alla periodica verifica della sicurezza del manufatto.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.