ALLERTA ROSSA RISCHIO IDROGEOLOGICO
ALLERTA ARANCIONE RISCHIO TEMPORALI
ALLERTA GIALLA RISCHIO IDRAULICO
SINTESI METEOROLOGICA
Sulla regione insistono correnti da sudovest con aria caldo-umida nei bassi strati dell’atmosfera e condizioni favorevoli allo sviluppo di fenomeni temporaleschi intensi.
In dettaglio, fino a metà pomeriggio di oggi 31/07, possibile solo qualche fenomeno isolato sulle zone nordoccidentali e occasionalmente sulle restanti zone montane. Instabilità in aumento nel tardo pomeriggio e soprattutto in serata, con transito di un impulso perturbato che completerà il suo passaggio nella mattinata di domani, domenica 01/08. In questa fase i temporali avranno maggiore probabilità di risultare anche di forte intensità con grandine e forti raffiche di vento. Nell’intervallo tra le ore 18 di oggi 31/07 e le ore 12 di domani 01/08, localmente si potranno registrare importanti accumuli di pioggia, puntualmente intorno a 100mm/12h sulla fascia prealpina e di Alta Pianura, anche se si sottolinea l’elevata incertezza
previsionale di questi fenomeni, relativamente ad intensità e localizzazione.
Temporali in marcata attenuazione dal primo mattino di domani 01/08 a partire dalle zone di Nordovest, mentre potranno prolungarsi per alcune ore le piogge di tipo stratiforme, più continue e meno intense. Residua probabilità di sviluppo temporalesco nella mattina di domani 01/08 sulle zone centrorientali. Dal pomeriggio fenomeni locali residui tendenti ad esaurirsi.
VALUTAZIONE EFFETTI AL SUOLO – INDICAZIONI OPERATIVE
In conseguenza:
• della intensificazione di fenomeni a carattere di rovescio e/o temporale anche di forte intensità prevista a partire dal tardo pomeriggio di oggi 31/07 e fino alla mattina di domani 01/08;
• delle possibili precipitazioni intense e localmente abbondanti (intorno a 100 mm/12h) associate ai fenomeni temporaleschi previsti;
• delle piogge dei giorni scorsi, abbondanti sui settori alpini e prealpini, che hanno determinato una condizione di saturazione dei suoli e aumentato la fragilità del territorio;
• dei recenti dissesti e criticità che hanno interessato il nostro territorio regionale;
si chiede ai sistemi locali di protezione civile di attivare una fase operativa minima di PREALLARME/ATTENZIONE, cioè di predisporre il sistema locale alla pronta attivazione di azioni di monitoraggio e contrasto, congruenti a quanto previsto nella pianificazione di protezione civile, per la salvaguardia della pubblica incolumità e la riduzione dei rischi.
I Presidi territoriali hanno sempre l’onere di valutare l’attivazione e/o il passaggio a fasi operative di livello superiore, in funzione di valutazioni locali sull’evoluzione degli effetti al suolo e della vulnerabilità del proprio territorio.
In particolare si suggerisce ai Presidi territoriali di prestare attenzione a fenomeni che potrebbero determinare occasionale pericolo per la sicurezza delle persone, con possibile perdita di vite umane per cause incidentali, quali:
• scenari di rischio temporali, caratterizzati da una elevata probabilità di fenomeni, diffusi e/o persistenti, dovuti a piogge intense, frequenti fulminazioni, grandinate, raffiche di vento (PERICOLO ALTO), con un alto pericolo per la sicurezza delle persone e possibile perdita di vite umane nelle aree colpite, in conseguenza di:
• danni a coperture e a strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;
• rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi (in particolare telefonia ed elettricità);
• innesco di incendi e lesioni da fulminazione;
• problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attività svolte sugli specchi lacuali;
• danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate.
Le piogge intense associate al fenomeno temporalesco possono causare possibili locali dissesti
idrogeologici e locali criticità sul reticolo idraulico minore e/o sulle reti di drenaggio urbano (con particolare attenzione alle aree metropolitane).
• scenari di rischio idrogeologico-idraulico, caratterizzati da fenomeni localizzati, quali:
• erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate, caduta massi;
• ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale, che si deposita più facilmente in corrispondenza della riduzione della pendenza provocando divagazioni delle portate solido-liquide;
• innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto
di criticità locali (tombinature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, cantieri, etc);
• scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse;
• incremento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua maggiori, generalmente contenuti all’interno dell’alveo. Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli per precipitazioni avvenute nei giorni precedenti e nei corsi d’acqua maggiori il transito dei deflussi, per effetto delle precipitazioni verificatesi sulla parte più a monte dei bacini, può determinare criticità. Tali scenari possono avere effetti,
generalmente localizzati, dati da:
• allagamenti di locali interrati e/o posti al pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;
• danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane, colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque;
• temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, etc) e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi;
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• danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali in alveo o prospicenti;
• possibili criticità del reticolo idraulico minore e/o locali insufficienze delle reti di drenaggio urbano (in particolare nell’area metropolitana milanese) soprattutto in corrispondenza di restringimenti.
Il Centro funzionale monitoraggio rischi di Regione Lombardia assicura l’attività di monitoraggio dell’evoluzione degli eventi meteorologici e degli effetti al suolo, a supporto dei Presìdi territoriali e delle Autorità locali.
Si segnala che, sebbene la probabilità maggiore di fenomeni temporaleschi intensi sia attesa nelle zone omogenee con codice ARANCIONE/GIALLO per rischio temporali forti, non si esclude la possibilità (molto bassa – bassa probabilità) di fenomeni temporaleschi locali, anche di forte intensità, sul resto della regione.
Si chiede pertanto di segnalare con tempestività eventuali criticità che dovessero presentarsi sul proprio territorio in conseguenza del verificarsi dei fenomeni previsti, telefonando al numero verde della Sala Operativa di Protezione Civile regionale:
800.061.160 o via mail all’indirizzo: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it.